giovedì 7 marzo 2024

Il nastro d'oro di una matrona


Ad Alba, nell'area sepolcrale di via Rossini facente parte della grande necropoli sudoccidentale estesa lungo l'asse dell'odierno corso Piave, è stata trovata una tomba che doveva appartenere ad una ricca matrona romana, visto il pregio degli oggetti del suo corredo funerario.

Tra questi ultimi spicca particolarmente un frammento di 24 cm di un nastro che la donna poteva utilizzare sia per impreziosire i bordi di una veste che per ornarsi i capelli in un'elaborata acconciatura. Esso è uno dei rarissimi reperti in oro ritrovati finora nel Piemonte sudoccidentale ed è stato tessuto con fili d'oro ottenuti attorcigliando della fettuccia d'oro intorno ad un filo fibroso.

Nella sepoltura, scoperta tra il 1975 e il 1976 già parzialmente sconvolta dai lavori di un cantiere edile, si trovavano anche altri oggetti insieme a questo nastro, oggi tutti conservati in una vetrina al primo piano del Museo "Federico Eusebio". Tra questi vi sono: un manico semicircolare e delle forcine che costituiscono i resti di un cofanetto, probabilmente in legno rivestito di pergamena, usato per contenere gli strumenti per abbellirsi ed agghindarsi, gli 'ornamenta'; uno specchio rettangolare in bronzo argentato e dei balsamari in vetro soffiato dalla cui tipologia è stato possibile dare alla tomba una datazione verso la fine del I secolo d.C.

A cura di Umberto Marucco

Per maggiori approfondimenti si veda:

- L. Albanese, " 'Alba Pompeia': il nastro d'oro della tomba n.20 e gli 'ornamenta matronalia' ", in E. Micheletto (a cura di), " 'Ornamenta' femminili ad Alba e nel Cuneese in età antica", Alba 2011, pp.20-25.

- Più in generale, sugli 'ornamenta' femminili rinvenuti nelle necropoli del Cuneese si veda anche M. C. Preacco, "Gioielli e mondo femminile nelle necropoli cuneesi di età romana", in E. Micheletto (a cura di), op. cit., pp.15-19.

- Sulla tomba 20 dell'area di via Rossini ad Alba si veda inoltre G. Spagnolo Garzoli, "L'area sepolcrale di Via Rossini: spunti per l'analisi della società e del rituale funerario ad 'Alba Pompeia' tra Augusto ed Adriano", in F. Filippi (a cura di), " 'Alba Pompeia': archeologia della città dalla fondazione alla tarda antichità", in "Studi per una storia d'Alba", vol.2, Alba 1997, pp.317-319.  

lunedì 4 marzo 2024

Sogni digitali (Digital Dreams) all'Eusebio

 Sabato 24 febbraio al Museo Eusebio è stata inaugurata la mostra “Sogni digitali (Digital Dreams)” dell'artista albese Paolo Vergnano, biologo albese con la passione per la camera oscura.

Un interessante e creativo cortocircuito fra la bellezza della natura esotica e le foto di una Langa diroccata e misteriosa è al centro di una collezione di collage fotografici dalle sfumature oniriche e surreali.

Il gioco di colori delle farfalle in volo si intesse in sfondi ruvidi, quasi materici. Occasione di incontro e scontro della vitalità delicata del creato con la forza silenziosa e austera di mura e rocce, gli scatti di Vergnano portano a nuove e feconde composizioni al confine fra la fotografia e la pittura.





Alleghiamo in video la presentazione della mostra da parte dell'Assessore alla Cultura Carlotta Boffa e della Curatrice del Museo Luisa Albanese...

una parola di benvenuto da parte del Curatore della Sezione di Scienze Giovanni Repetto...

e una presentazione della presenza degli Amici nel nostro Museo, da parte di Luciano Giri.

A seguito delle presentazioni, ecco che la parola viene lasciata al critico d'arte Diego Repetto e al giornalista Paolo Rastelli di Gazzetta d'Alba, che costituiscono una piccola tavola rotonda assieme all'artista Paolo Vergnano, indagando la nascita e lo sviluppo di questa originale collezione fotografica.


In questo ultimo video, in particolare, si narra della genesi di questo singolare progetto artistico e di come la ricerca di un cascinale da restaurare si sia trasformata in uno spunto per le fantasie esotiche dell'autore.

Ricordiamo che la mostra sarà aperta fino al 29 settembre dal martedì al venerdì dalle 15:00 alle 18:00 e sabato, domenica e festivi dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00, all'interno dalla sala Maccario del Museo Eusebio.