martedì 31 ottobre 2023

Tesori nascosti - Statuina di Dioniso o satiro

 

Questa statuina alta poco più di 35 cm, rinvenuta nel 1901 in regione San Cassiano e di cui purtroppo si conservano solo il busto, la spalla destra e l'attacco della gamba sinistra, è tutt'oggi esposta al primo piano del museo civico albese.

Realizzata in un marmo greco dal colore bianchissimo, con superfici accuratamente levigate e senza quasi tracce di lavorazione a scalpello, essa raffigura un giovane con una pelle di animale indossata sulle spalle: a prima vista l'immagine richiama alla mente il mitico eroe Eracle (Ercole) tradizionalmente rappresentato con la clava e la pelle del leone di Nemea usata come corazza impenetrabile. In realtà, facendo più attenzione alle caratteristiche dell'animale e, soprattutto, alla forma delle zampe che ricadono sia sull'addome che sulla schiena del giovane, il personaggio potrebbe essere identificato con il dio Dioniso (Bacco) o con un satiro che indossa la nebride, ossia il mantello fatto solitamente di pelle di cerbiatto.

Databile per stile al I secolo d.C., più che avere un significato simbolico o sacrale l'opera decorava verosimilmente l'ambiente di una ricca residenza privata.

A cura di Umberto Marucco

Per maggiori approfondimenti si veda:

- L. Albanese, "Marmi romani dal Museo Civico 'Federico Eusebio' di Alba", Savigliano 2007, in particolare pp.98-99, n.58 per la scheda d'analisi della statuina, pp.95, n.55 e 112-113, n.65 per altre opere scultoree riconducibili al repertorio bacchico e pp.162-163 per ipotesi sulle funzioni adottate da queste piccole sculture nel contesto cittadino di 'Alba Pompeia'.