sabato 25 maggio 2024

Tesori nascosti - Un curioso ex voto ai Lari

 


Tra i pavimenti del teatro di 'Alba Pompeia', dissotterrati in via Manzoni e ricostruiti in museo nel 1949, si trova una breve e curiosa iscrizione ricordante un uso precedente di una specifica formella. In una di queste opere in 'opus sectile', ovvero costituite da marmi policromi che compongono insieme una decorazione a figure geometriche, era stata reimpiegata, capovolgendola, una lastra di marmo giallo antico attestante una dedica votiva ai Lari, divinità con diverse possibili specializzazioni, ma principalmente legate alla protezione del focolare domestico e venerate anche agli incroci delle strade.

Questo frammento, oggi formato da pezzi combacianti ricongiunti, è stato resecato su tutti i margini per assumere la forma di un quadrato di 40,5 cm di lato, inscritto diagonalmente in un secondo quadrato di marmo pavonazzetto circondato a sua volta da listelli sempre in marmo giallo. Si ripeteva così il motivo geometrico di uno dei pavimenti che, presumibilmente, impreziosivano lo spazio antistante il proscenio del teatro.

Purtroppo l'iscrizione presenta lacune sia a destra che a sinistra del testo, facendo mancare l'onomastica della dedicante dell'offerta, di cui restano solo le ultime lettere del 'cognomen' romano nella prima riga, ed anche l'oggetto offerto e/o la natura dell'ex voto nella seconda riga:

'[---]da l(ibens) Larib(us) [---] / [---] dat.'

"...da offre volentieri ai Lari..."

(Testo latino e traduzione italiana riprese da G. Mennella, op. cit., p.33)

La lastra in questione indicherebbe quindi l'esistenza di un piccolo tempio ai Lari nell'area dove in seguito sorgerà il teatro cittadino, poiché la forma accurata delle lettere e l'uso al presente del verbo la datano all'inizio del I secolo d.C. e considerando che sotto la chiesa di San Giuseppe vennero rinvenute altre due epigrafi, databili tra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C., anch'esse riconducibili ad un probabile sacello cultuale.

A cura di Umberto Marucco

Per maggiori approfondimenti si veda:

- S. Giorcelli Bersani, " 'Regio IX. Liguria. Alba Pompeia' ", in " 'Supplementa Italica' ", 17, 1999, p.72, n.1.

- G. Mennella, "Evidenze epigrafiche per un probabile luogo di culto in età romana", in W. Accigliaro e M. Rabino (a cura di), "La chiesa di San Giuseppe. Restauri e studi per una sede di culto in Alba", Alba 2002, pp.31-33. Lo stesso contributo riporta anche la descrizione delle due epigrafi ritrovate sotto il pavimento della chiesa, ossia una possibile tabella con l'indicazione del peso di un'offerta ed una dedica che forse correva lungo la cornice del sacello cultuale.

- G. Mennella e S. Barbieri, "La documentazione epigrafica della città e del territorio", in F. Filippi (a cura di), " 'Alba Pompeia': archeologia della città dalla fondazione alla tarda antichità", in "Studi per una storia d'Alba", vol.2, Alba 1997, pp.571-572, n.3.

- Per informazioni dettagliate sui pavimenti in marmo del teatro antico si veda poi L. Albanese, "Marmi romani dal Museo Civico 'Federico Eusebio' di Alba", Savigliano 2007, pp.87-89, n.50.

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