Nelle foto: prima e seconda immagine, rappresentanti un'ipotesi ricostruttiva dell'immanicatura, del fodero e della posizione del pugnale indosso all'individuo, riprese da E. Micheletto, M. C. Preacco e M. Venturino Gambari (a cura di), op. cit., p.32. Terza immagine ripresa da I. Angelini, G. Artioli e M. Venturino, op. cit., p.48.
Una sepoltura dell'antica età del Bronzo (2200 - 2000 a.C.), rinvenuta nel 1998 in via Bubbio ad Alba, ha costituito una sorta di scrigno che ha permesso di riportare alla luce alcuni reperti di indubbio interesse. In questa fossa rettangolare, delimitata da un muretto di lastre di arenaria legate insieme con argilla e in origine coperta da un tumulo poi collassato, era stato deposto un individuo maschio, probabilmente collocato in una cassa lignea, in posizione rannicchiata con le gambe flesse di circa 90° rispetto al bacino verso ovest ed il cranio rivolto verso est.
Sulla sinistra del defunto, poco al di sopra della spalla, è stata trovata una lama di pugnale in rame dalla forma triangolare allungata e con i lati lievemente convessi. La sua base arrotondata conserva ancora le tracce di almeno quattro fori dove veniva fissato il manico in materiale deperibile e, data la presenza di sostanza organica mineralizzata rinvenuta tra la lama ed il fondo della fossa, è ipotizzabile che il pugnale fosse contenuto in un fodero di cuoio.
Tramite un'analisi antropologica si è potuto identificare l'uomo, alto tra i 166 ed i 169 cm e di circa 25-30 anni d'età, come un guerriero abituato allo sforzo fisico e che tendeva ad ipersollecitare i muscoli del braccio destro rispetto a quelli del sinistro, il che concorderebbe con la presenza del pugnale nella sepoltura.
Nonostante la datazione, la tipologia del rituale, la posizione del defunto e gli oggetti di corredo documentano un passaggio solo graduale dalle culture dell'età del Rame a quelle dell'età del Bronzo.
A cura di Umberto Marucco
Per maggiori approfondimenti si veda:
- E. Micheletto, M. C. Preacco e M. Venturino Gambari (a cura di), "Città di Alba. Civico Museo 'Federico Eusebio' di Alba. Sezione di Archeologia", Alba 2006, pp.20 e 32.
- M. Venturino Gambari, N. Cerrato, C. Ottomano, E. Fulcheri, M. Micheletti Cremasco e A. Perotto, "Alba, corso Langhe e corso Europa. Scavi nell'area degli insediamenti pre-protostorici", in "QSAP" ("Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte"), 16, Torino 1999, pp.227-230 e tavv.LXXXIII-LXXXIV.
- Per ulteriori informazioni su un anello a spirale, recuperato tra le ossa del costato del defunto, il cui argento pare provenire dalle miniere della Sardegna sud-occidentale, si consulti anche I. Angelini, G. Artioli e M. Venturino, "Manufatti in argento e stagno da contesti dell'età del Bronzo di Alba (Cuneo)", in M. Cupito' (a cura di), "Quinto Incontro Annuale di Preistoria e Protostoria. Materiali preziosi, semipreziosi e inconsueti nell'età del Rame e nell'età del Bronzo italiana. Archeologia, archeometria e paleotecnologia. Abstract book, Padova 29 Maggio 2018", Firenze 2018, pp.48-50.